"La Leggenda del Piave" is an Italian patriotic song written by E. A. Mario after the Battle of the Piave River in June 1918. In September 1943 the future king of Italy Umberto II chose it as the new national anthem. It remained the official anthem of Italy until October 1946, when the new Italian Republic selected "Il Canto degli Italiani" in its stead. Today, the song is popular in Italy and played by a military band on National Unity and Armed Forces Day (November 4th).
The song is divided in four parts and presents a brief history of the Italian front during World War I.
Italian lyrics
Il Piave mormorava calmo e placido al passaggio
dei primi fanti il ventiquattro Maggio.
L'esercito marciava per raggiunger la frontiera,
per far contro il nemico una barriera.
Muti passaron quella notte i fanti:
tacere bisognava e andare avanti.
S'udiva intanto dalle amate sponde
sommesso e lieve il tripudiar dell'onde.
Era un presagio dolce e lusinghiero:
il Piave mormorò "Non passa lo straniero!".
Ma in una notte triste si parlò di un fosco evento
e il Piave udiva l'ira e lo sgomento.
Ahi, quanta gente ha vista venir giù, lasciare il tetto
per l'onta consumata a Caporetto.
Profughi ovunque dai lontani monti
venivano a gremir tutti i suoi ponti!
S'udiva allor dalle violate sponde
sommesso e triste il mormorio dell'onde.
Come un singhiozzo in quell'autunno nero
il Piave mormorò "Ritorna lo straniero!".
E ritornò il nemico per l'orgoglio e per la fame:
voleva sfogar tutte le sue brame.
Vedeva il piano aprico di lassù, voleva ancora
sfamarsi e tripudiare come allora.
"No!" disse il Piave, "No!" dissero i fanti,
"Mai più il nemico faccia un passo avanti!".
Si vide il Piave rigonfiar le sponde,
e come i fanti combattevan l'onde.
Rosso del sangue del nemico altero,
il Piave comandò "Indietro va', straniero!".
Indietreggiò il nemico fino a Trieste, fino a Trento,
e la vittoria sciolse le ali al vento.
Fu sacro il patto antico, fra le schiere furon visti
risorgere Oberdan, Sauro e Battisti.
Infranse alfin l'italico valore
le forche e l'armi dell'impiccatore.
Sicure l'Alpi, libere le sponde,
e tacque il Piave, si placaron l'onde.
Sul patrio suolo, vinti i torvi imperi,
la pace non trovò né oppressi né stranieri.